giovedì 1 dicembre 2011

Intervista a Luca Benni (To Lose La Track)

-Ciao Luca presentati ai nostri lettori ricalcando un po le tappe alla base della nascita di To Lose La Track


-L'etichetta nasce ufficialmente nel 2005. Era il 12 marzo, il giorno del mio compleanno, presentavamo a Umbertide (PG) la nostra prima produzione, che poi era una coproduzione, lo split fra i Fine Before You Came e gli As A Commodore. Quella sera prima cenammo dentro il locale, ricordo ancora la lunga tavolata, poi ci fu il concerto di Dummo e Fine Before You Came. Senz'altro un ottimo esordio e una serata da ricordare. Il nome era uno dei papabili proposti da un amico perugino, dapprima doveva essere per una sua band che poi non è mai nata e quindi è stato proposto, riciclato e leggermente modificato per l'etichetta, perchè ci piaceva troppo. Gioco di parole fantastico a parte, ci piaceva che nella stessa frase ci fossero il riferimento alla musica (track) e quello ai loser come noi ci sentivamo allora. Tendenzialmente l'etichetta nasce da un gruppo di amici che seguiva la musica e i concerti. Ci sembrava giusto che alcune cose non finissero nelle prove in cantina ma che avessero più ampio respiro. Così abbiamo iniziato a frequentare una serie di concerti e festival dove "l'odore" del do it yourself era molto forte e ci ha influenzato tantissimo.

-A quanti anni e come ti sei avvicinato alla musica ?

-Boh, da sempre, credo a 7-8 anni, con quella radiofonica dell'epoca. Poi le copertine dei Maiden e tutto il mondo-metal. Poi Motorpsycho e il passaggio dal metal al rock al punk al 'core. Poi il resto fino ad oggi. Sono soprattutto un grande ascoltatore e appassionato.

-Hai mai suonato in un gruppo tuo e girato con esso parte dell'Italia?

-Ho avuto per tanti anni un gruppo metal nel quale cantavo, roba stile Dream Theater e giù di li. Un gruppo di amici che decide di mettere su una band e al tempo era il genere che tutti noi ascoltavamo e amavamo; per anni, anche se non ascoltavo più il metal, era divertente suonare in giro, registrare e fare i dischi. Abbiamo fatto tanta gavetta e girato un po' lo stivale (ma non tantissimo) e sono usciti due album tutti e due per etichette francesci. Una volta ho pure duettato con il cantante dei Rhapsody. Per il resto è musica che non ascolto più e anche il mondo del metal si è totalmente commercializzato.

-Qual' è la politica di To Lose La Track e come scegli gli artisti da annoverare tra i tuoi?

-Come detto inizialmente abbiamo iniziato a "sponsorizzare" band essenzialmente locali, amici che secondo noi avevano qualcosa da dire e con i quali ci andava di condividere un pezzo di strada musicale. Persone belle, con le quali stringere un rapporto al di là della musica. Girando per lo stivale, la cerchia di amici si è un po' allargata ma sostanzialmente rimaniamo sempre della stessa convinzione, che il rapporto umano va al di là di tutto. In genere non ho tanta voglia di ascoltare i gruppi che mi scrivono le email e mi mandano gli mp3 così dal nulla, perchè sono convinto che prima ci deve stare il rapporto umano con le persone, poi in caso si parla di musica. Non siamo in cerca di band, figurati che non riusciamo a produrre tutto quello che vorremmo e che ci piacerebbe. Non ci sono talent scout qui dentro.

-Nell'ambiente, sopratutto in questi ultimi tempi dopo "il botto" Gazebo Penguins, sei considerato un po una sorta di "uomo dei miracoli". Cosa risponderesti a tale affermazione?

-Scusa un attimo, finisco di moltiplicare i pani e i pesci e ti rispondo. Guarda l'incontro coi Gazebo Penguins è avvenuto per caso, in quanto prima li avevo solo sentiti nominare.
Un giorno mi chiama Jacopo Lietti (lo studio grafico Legno, il blog Vita di legno, cantante dei Fine Before You Came e Verme, lui sì che è una specie di Re Mida, una persona che non finirò mai di ringraziare per tutto quello che fa) e mi dice "ho per le mani questo gruppo, sono delle belle persone, secondo me starebbero benissimo con To Lose La Track, ti mando i pezzi e poi ci sentiamo" non posso far altro che fidarmi e confermare il tutto dopo aver ascoltato i pezzi. E che pezzi. Tutto ciò non è in contraddizione con quanto detto prima, in questo caso ci siamo fidati di un nostro amico. Ci fidiamo sempre dei nostri amici, anche di quelli acquisiti.


-Parlaci un po delle band del tuo roster al quale, vogliamo ricordare, ultimamente si sono aggiunti anche i Distanti.


-Le band sulle quali stiamo lavorando anche ora, oltre ovviamente i Gazebo Penguins, sono i Tiger! Shit! Tiger! Tiger! che dovrebbero uscire il prossimo anno col disco nuovo. Con loro abbiamo fatto dellle belle esperienze e siamo stati in America 4 volte (2 al CMJ di New York, 2 al SXSW di Austin, Texas), la distribuzione in Giappone e tanto altro. Riguardo i Distanti, dico solamente sono felicissimo che abbiano fatto uscire un cd per To Lose La Track. Li ascolto fin dal primo EP autoprodotto, organizzarono anche un piccolo tour coi Dummo in quel periodo, quindi posso certamente dire che sono un fan della prima ora. Ci piacerebbe crescere ancora con queste band.



-Senza soffermarci su quanto sia dura e spesso anche infruttuosa la gestione di una piccola etichetta indipendente, ti ritieni soddisfatto del tuo lavoro?
Pensi vi sarebbero dei margini di miglioramento con cambiamenti sostanziali dell'ambiente nostrano circostante?

-Non ho ricette o soluzione per risalire da questa merda. Ti posso dire quello che penso dovrei fare io: vorrei poter dedicare più tempo a To Lose La Track. Faccio due lavori che mi impegnao tante ore ma che sono fondamentali per poter mandare avanti il tutto (la vita, l'affitto, l'etichetta). Però mi sottraggono tempo al gestire l'etichetta e mi ritrovo ad aggiornare il sito o mandare i bollettini o confezionare i pacchi la notte quando tutti dormono.

-Facci (alla Alta Fedeltà) una tua personalissima Top Ten dei dischi dei sogni ed una delle uscite italiane di quest'anno articolando anche brevemente le scelte

-Tanto difficile, troppo dura, ti metto alcuni dischi molto importanti per me; fare la classifica non mi riesce proprio:

June of 44 - Engine take to the water
Tortoise - s/t
Braid - Frame & Canvas
Get Up Kids - 4 minute mile
Shipping News - Save Everything
Eversor - September
Joan of Arc - Live in Chicago '99
Dianogah - As Seen From Above

Son tutti dischi degli anni 90 a ben vedere, molto spesso comprati in diretta, al momento dell'uscita. Ci sono robe più importanti, magari epocali oppure che so a memoria dalla prima all'ultima nota e che avrei potuto citarti (The Smiths, Kraftwerk, Fugazi, Iron Maiden, etc etc) ma questi sono i dischi che non mi stanco mai di sentire, mi risultano sempre attuali e diversi e li porterei tranquillamente in un isola deserta.

Se ti posso citare qualche disco recente (per completare la lista) quest'anno ho ascoltato tantissimo Sandro Perri con Impossible Spaces e i Junior Boys con It's All True.

Uscite italiane. Premetto che la raccolta dei Verme e il cd dei Gazebo Penguins sono due delle cose che ho ascoltato di più in assoluto quest'anno e sono, oggettivamente in ambito italino uscite importanti (voglio vedere i recensori delle riviste a fine anno che metteranno... voglio proprio vedere... sicuramente i soliti cantautori del cazzo, Dente e compagnia bella, in puro stile italiano); ti dico che l'esordio de I Cani è interessante sia dal punto di vista musicale (mi ricorda quando ascoltai il primo demo dei Baustelle) e mediatico per il lavoro certosino fatto da 42 records. Per rimanere sul genere sicuramete i pezzi di Do Nascimiento rilasciati su cassetta da Two Two Cats sono tanta roba. Il disco dei Fast Animals And Slow Kids, fresco fresco di stampa. Poi i Mary in June. Per il resto pochissimo altro, quasi tutte le cose che mi piacciano sono uscite su To Lose La Track.

-Dicci qualcosa che nessuno sa e che potrebbe rivelarsi di una certo interesse. He he

-So cosa mi vuoi chiedere ma non te lo dirò fino ad Aprile al Record Store Day =)

-Che cosa pensi delle webzine in generale ? Ne segui qualcuna in particolare più di altre? Leggi anche il cartaceo?

-Di webzine musicali o blog che dir si voglia ne seguo molte anche se in modo abbastanza random. In genere la gente che seguo su Facebook o Twitter posta link di webzine che, se mi interessano, vado a leggere. Preferisco seguire webzine o blog di altri generi, cinema ad esempio questo. Più che webzine musicali preferisco seguire blog musicali che ti permettano di scaricare e ascoltare Breakfast Jumpers
e It's Chug Life (meraviglioso per le cose americane che sto ascoltando ora), rappresentano l'evoluzione delle cartacee con in più la possibilità di farti ascoltare roba; anche se continuo a preferire il cartaceo, sebbene l'ultima zine di carta che ho comprato è AT HOME, da Jukka e dai ragazzi di Secret Furry Hole: le zine cartacee mi mancano. Si può dire che ho iniziato ad essere curioso circa questa strana versione di rock (indie e compagnia bella) sulle pagine di ITSELF, zine bellissima da Pescara. La stampava Monia de Lauretis, era scritta piccola piccola ma ci trovavi dentro l'universo. Poi c'era Equilibrio Precario di Stefano Paternoster (ora dirige RObot Radio Records), dove ho anche scritto un paio di volte, quasi un magazine più che una zine con ottimi numeri in parte tematici (ricordo ancora l'indagine sui vinilifici e la stampa dei vinili). Poi c'è ancora dall'Abruzzo Stewey's Star, di cui si son perse le tracce ma anche no (vedi qui). Poi un po' di cose americane ma in italiano era meglio. Si, mi mancano decisamente molto.

-Qualche succosa anticipazione futura per To Lose La Track?

-Il 16 gennaio escono in distribuzione Audioglobe il vinile di "Legna" dei Gazebo Penguins e il cd dei Distanti "Mamba Nero", nel frattempo li trovate in anteprima ordinabili sul nostro sito a questo link oppure ai concerti delle band in questione.
Da febbraio poi parte un nuovo progetto di musica elettronica, "SERIE ELETTRONICA" che sono dei 7" molto curati nella grafica che andranno a comporre una serie appunto.
Il primo gruppo 7" è quello dei S U R V I V E, che abbiamo conosciuto e visto ad Austin, Texas. 4 ragazzotti nerdissimi che suonano synth veri degli anni 80, senza computer!
Poi sempre nel 2012 il nuovo album dei Tiger! Shit! Tiger! Tiger! e nuove uscite "speciali" per i Gazebo (su questo c'è l'assoluto riserbo). Poi si parlava anche di uno split a 4 gruppi coprodotto ma ho parlato pure troppo =)

-Luca grazie della disponibilità e buon stordimento. Quando vedi i Gazebo puoi dir loro di farsi vivi? Dopo l'intervista idiota che feci con loro non mi hanno più parlato. Non capisco perchè. anzi forse si...


-I Gazebi sono tutti super impegnati, ma se li vai a vedere dal vivo, prima ti diverti sotto il palco poi vai a scambiare qualche parola con loro, ti ringrazieranno.

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