domenica 12 giugno 2011

Intervista ai Gazebo Penguins



I Gazebo Penguins (qui la recensione) hanno accettato di farsi intervistare dal sottoscritto alla condizione di non ripresentare loro domande già fatte in precedenti interviste. Mica facile, visto che le uniche cose non chieste loro, con molta probabilità, restavano solo il colore preferito, per chi votano e se si fanno il bidè...

Qualche sera fa, affacciato alla finestra a guardar le stelle, mi colpì in pieno volto una luce intensa. Penso fosse un ufo. Fatto sta che da allora non sono stato più me stesso. Nel vero senso della parola. Il mio psichiatra ha detto che soffro di un disturbo dissociativo da personalità multiple. Ora esistono due io dentro di me o due me dentro di io, non so. Il primo è un cinico rompiballe, brontolone, di quello a cui non garba mai niente, che direbbe persino che non gli sta bene l'aria che respira perchè a temperatura ambiente. Il giusto rappresentante di quella parte snob degli addetti ai lavori che mira a infastidire e contestare l'artista per il piacere del suo pubblico radical chic. L'altra personalità è l'esatto opposto, ed è quella del lecchino, o compagno di merende, nome scientifico “Emilius Fedus”. Quella persona che annuisce in continuazione mentre l'intervistato risponde a domande accondiscendenti e dettate più da un interesse personale che da reali tematiche di discussione costruttive. E quindi nel dover intervistare i Gazebo Penguins, le mie pirandelliane disgregazioni dell'io si sono date il cambio regolarmente nel porre le domande a Capra, Sollo e Piter.


-Cinico rompiballe: Scusate ma che nome per un disco è “Legna”? Non lo trovate un po' stupido ?

Capra: Mai quanto un’intervista con due Michele Montagano.

-Lecchino: Salve ragazzi. “Legna” è un grandissimo nome per un disco. Cosa provate ad aver sfornato il miglior album degli ultimi 150 anni dall'unità d'Italia, sicuro vincitore del disco di platino e del telegatto ?

Piter: Forse dei prossimi 150 anni, l'ultimo degli HORSE the band vince in questi ultimi 150 anni. Per quanto riguarda i premi volevamo un leone d'oro, ma chissa che non lo si vinca con il video!

Capra: Ci ha scritto ieri Maurizio Seymandi dicendo che il disco gli è piaciuto parecchio, ed era un parere che aspettavamo con ansia da mesi. Tra l’altro ti riveliamo che Maurizio Seymandi è nato in Libia. E che, se non te lo ricordassi, i vari conduttori che si sono alternati ai microfoni di Superclassifica Show sono stati: Maurizio Seymandi (1977-1995), Gerry Scotti (1995-1996), Martina Colombari (1996), Ambra Angiolini (1996-1997), Laura Freddi (1997-1998), Peppe Quintale (1998-1999), Matilde Brandi (1998-1999) e Vanessa Incontrada (1998-2000).

Sollo: ma non c´era perennemente Peppe Vissicchio presente a dirigere segretamente il tutto?

-Cinico pesantone: Volevo chiedervi se qualcuno di voi fosse arrivato a finire le scuole medie, perchè sapete, i testi di “Legna” sono davvero qualcosa di orribile e sconclusionato. Non capisco quelle persone che vi trovino un senso. Vi preferivo quando cantavate in esperanto e vestivate da donna.

Capra: Anche noi ti preferivamo quando ti vestivi da donna.

Sollo: io ti preferivo proprio quando non avevi ancora internet

-Lecchino innamorato che annuisce: I testi di “Legna” sono davvero qualcosa di unico. Intrisi di una poesia e una cultura ineccepibile, di una ricercatezza e rimandi aulici accostabili all'Umberto Eco più ispirato. Quali letture impegnate avete consultato per concepire una cura testuale tanto eccelsa?

Capra: Volevamo che ogni parola dei testi di LEGNA fosse stata usata almeno una volta da Nabokov in uno qualsiasi dei suoi libri. E ci siamo riusciti. Il figlio di Nabokov ci ha ringraziati. Il figlio di Nabokov si chiama Dmitri.

Sollo: ho un deja vu. Che rispondevo a queste domane in Germania (dove sono ora e precisamente a Lipsia) dalla hall dell´albergo e Capra mi avrebbe chiamato dicendomi: “ma che risposte di merda che abbiam dato dai, se e´un intervista stupida bisogna farla bene non rispondere alla cazzo”... vallo a capire.

-Cinico bastardo: Le vostre prime “opere”, così come le chiamano quella mandria di citrulli che pensano che i Gazebo Penguins facciano bei dischi, erano di gran lunga migliori di questa “cosa” chiamata “Legna”. Non vi vergognate neanche un po' ad aver realizzato un disco mediocre pieno di plagi e cazzeggi alla faccia di chi davvero si impegna ad essere originale e non gode della giusta considerazione perché non supportato da un pubblico sempre più dai gusti deteriorati?

Capra: Il futuro è deteriore, amico. Devi accettarlo. E la cosa più importante, comunque, è dare sempre risposte più brevi delle tue domande.

-Lecchino che trema dalla commozione: “Legna” è davvero un disco rivoluzionario. Come lo fu “Zen Arcade” degli Husker Du . Immagino come, dei guru della musica quali voi siate, abbiano impiegato il loro tempo nella sperimentazione per giungere a prodotto finito. Durante la gestazione di “Legna” avete incontrato il dio del rock?

Capra: Ti rispondiamo citando Simone Weil: “Il grande dolore dell’uomo, che comincia con l’infanzia e prosegue fino alla morte è che guardare e mangiare sono due operazioni differenti. La beatitudine eterna è uno stato in cui guardare è mangiare.”

-Cinico scazzato che ha fretta: Visto che tra meno di un ora ho un intervista con Thom Yorke, vediamo di velocizzare un po' la cosa che fosse per me avrei utilizzato questo tempo per ascoltarmi i vecchi dischi di John Coltrane e Pino Daniele. Come siete arrivati dove vi trovate oggi ? Quali raccomandazioni vi hanno portato qui oggi, sorretti dagli indie-sfigati dell'ultima ora? Luca Benni poi sembra una brava persona e anche sveglia come avete potuto dargliela a bere?

Capra: Luca Benni è stato traviato da una tavolata di tigelle, gnocco fritto e lambrusco di Sorbara. E quando vedi Thom digli che ci deve ancora una cena all’Osteria Vecchia di Guiglia.

Sollo: io a Luca Benni ho promesso un sacco di patata...di quella genuina dell'orto dell´Igloo.

Capra: …che tra l’altro penso sia l’orto più bello dell’Emilia-Romagna, quello dell’Igloo.

-Lecchino che non regge più l'emozione: Per To Lose La Track (un nome davvero bellissimissimo e geniale!), che già aveva tra i suoi alcuni dischi veramente importanti, come Verme e Dummo, è stato un colpaccio avervi tra le sue fila. Immagino sia stata dura scegliere tra tutte le etichette in coda per avervi?

Capra: Incontrare To Lose La Track è stato bello soprattutto perché ha deciso di far uscire LEGNA ancor prima che finissimo di mixarlo. Il che mischia una sana dose di intemperanza e una rara e indefessa lungimiranza per quel che si fa. Tutte doti che, personalmente, ammiriamo tantissimo.

Sollo: Luca ha creduto in noi prima ancora che noi credessimo in noi.

Piter: Si è stata dura ma, per fortuna ha un nome troppo figo. Quando ci chiedono: “sotto che etichetta siete?” È un piacere rispondere: “To lose la track”, Yeah!

-Cinico che sta per andarsene: Parte la suoneria di “Firth of Fifth” dei Genesis.“Hey Manuel! Si, ciao, scusami sono un po' impegnato al momento. Sto intervistando tre taglialegna che pare stiano tirando ultimamente. Si, va benissimo. Ci vediamo domani così che parliamo del nuovo disco. A presto” click. Allora, avete messo il disco in download gratuito e poi lo avete fatto uscire solido con un packaging artigianale su carta riciclata, fatto da uno studio che si chiama Legno (le coincidenze non esistono) Non vi sembra una cosa un po' anacronistica farsi i dischi in casa? E il download gratuito era solo perchè sapevate che nessuno avrebbe mai acquistato i vostri dischi?

Piter: Noi siamo anacronistici, Capra si fa il sapone in casa, io durante l'inverno mi sono scaldato con camino e borse dell'acqua calda, Sollo guarda i film in pellicola.

Capra: “Quanta violenza”, come dice Kevin Kostner alla fine de Gli Intoccabili. Vuoi sapere il perché del free download? L’abbiamo già detto qui. Dì a Manuel che ci deve ancora una bevuta al bar Cimone a Zocca.

Sollo: quella degli Intoccabili me l´hai rubata, stronzo.

Capra: Quanta violenza.

-Lecchino che a forza di annuire ha sbattuto il mento al pavimento: “Legna” in appena 24 ore ha fatto più di 100000 download. Penso sia stato un enorme spreco l'aver dato una perla del genere gratuitamente. Avreste potuto vendere molti più dischi e realizzare un'edizione in tiratura limitata in avorio e piume di fenice con 4 dvd e una fialetta di sangue di Jacopo Lietti perso durante uno dei suoli ultimi live. Come mai questa scelta così generosa?

Capra: Perché siamo già ricchi.

Sollo: in realtä Piter ha infilato un programmino segreto nel download che rintraccia i numeri delle carte di credito degli utenti. Gran Pilla Di Gesü (dannata tastiera tedesca…)

-Cinico che si è già avviato alla porta e che parla messaggiando con due cellulari: Ok penso che si possa finirla qui... Prima di lasciarvi,però, voglio sapere da voi il nome di qualche gruppo che ascoltate attualmente e di cui andate particolarmente matti, italiani e non, giusto per tenermene alla larga...

Capra: Io in questa settimana sto ascoltando e vorrei finire di ascoltare: Battles, Valerian Swing, I Cani, Bon Iver, Marco Parente, Three Lakes, Fleet Foxes, Okkervil River. Di qualcuno di questi mi sa che puoi tranquillamente tenertene alla larga.

Sollo: io ascolto Young Widows, Kurt Vile & the Violators, Grinderman, I Cani, Valerian Swing, Pulled apart by horses, Three Lakes e i Manetti. Fai quello che ti pare tanto non capisci una fava di musica se ci stai intervistando.

Piter: Ultimamente sto ascoltando: The Ghost Inside, Texas in July, Pulled apart by horses, Wolfmother, The Death of Anna Karina, iwrestledabearonce, As Blood Runs Black, Valerian Swing, Horse the band, Mysery Signals, Foo Fighters, Between the buried and me , Trivium, The Number Twelve Looks Like You, Torche … e altri

-Lecchino che sta per essere cacciato perchè diventato troppo invadente nel mettere la mano sulla gamba di Piter: Signori, vostre eccellenze, vi lascio, ringraziandovi della disponibilità concessami e chiedendovi qualche consiglio sugli ascolti e cosa farete in futuro. Ho sentito che siete stati chiamati ad aprire per gli U2 da Bono personalmente mentre per il suo compleanno faceva costruire i pozzi in Africa.

Capra: Per il futuro più imminente andremo a votare. Se questa intervista esce dopo il referendum allora ci si vede alla Rottura del Silenzio dove si suona assieme a un fracco di amici con cui giocare a calcetto tutto il pomeriggio. Ah! Se senti Bono, digli che ci deve ancora un pieno al Booster alla Tamoil di Roccamalatina.

Sollo: SI SI SI SI andremo a votare. A proposito li hai visti Capra i video del Vasco che va in giro in moto per Zocca? Non fare uscire di casa tua figlia per piacere sono seriamente preoccupato.

Piter: Amico quella è la tua mano …... sul mio ginocchio...... toglila … togliti, e ascoltati i Valerian Swing che spaccano e David quando lo intervisti ti ci si farà far toccare.

Amici qui si scherza ma ci si vuole bene e sopratutto, mi raccomando tutti a votare !!!



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