Uscito per Black Candy
Records nel tardo autunno dell'anno appena trascorso, "Grabbing
a Crocodile" fotografa una band che sembra avere le idee
chiare su quale debba essere la propria strada.
E fisicamente di
strada i Go!Zilla ne hanno fatta non poca dal 2012, anno in cui Luca
Landi (chitarra e voce) da vita al progetto; moltissime infatti le
date dal vivo che li hanno visti protagonisti, la metà delle quali
all'estero, aprendo anche per band consolidate come Thee Oh Sees. Non
ultima, la partecipazione al Primavera Sound Festival di Barcellona del 2013. Il
loro esordio discografico non poteva suonare diversamente da un live
set: euforico, irruente e coinvolgente come dev'essere del buon
garage rock.
Li
abbiamo raggiunti tramite posta elettronica mentre sono in partenza
per un nuovo tour europeo.
Innanzitutto devo sinceramente farvi
i complimenti per il vostro esordio discografico. Ma prima di
chiedervi di "Grabbing a Crocodile" ci
sarebbero le banalissime domande di rito, ovvero: come nascono e da
dove vengono i Go!Zilla?
Grazie per i complimenti. I Go!Zilla
nascono nel gennaio del 2012 dopo aver assorbito ed elaborato gli
ascolti riguardo la crescente scena psych rock di Austin, TX. Dal
gennaio del 2013 si aggiunge alla lineup Fabio Ricciolo come nuovo
batterista e la band inizia ad acquisire un sound meno lo-fi, per
certi versi piu 90's, fino ad arrivare all'aggiunta del terzo
elemento, Mattia Biagiotti, altro chitarrista.
Viene abbastanza naturale accostarvi
al garage rock, data la vostra miscela di punk, rock'n'roll, beat e
psichedelia. È un'etichetta nella quale vi ritrovate del tutto? E
quali sono i vostri maggiori riferimenti musicali?
Come si diceva nella precedente
risposta, ci stiamo avvicinando, nella composizione dei nuovi brani,
sempre più a un sound 90's piuttosto che al garage rock. Non ci
piace porre categorie, e di solito tendiamo a definirci semplicemente
rock'n'roll, ma se proprio ci dobbiamo dare un etichetta, tendiamo a
scrivere quella simpatica definizione di "acid psychedelic punk"
band.
Tornando a "Grabbing
a Crocodile", il disco è indubbiamente molto
influenzato dalla vostra intensa attività dal vivo. Ci raccontate
qual è stata la sua genesi e qual è stata invece la vostra
esperienza in studio di registrazione?
“Grabbing...” è un album
nato dalle ispirazioni cresciute ed evolute da "Go!Zilla Ep"
sino al tour europeo di gennaio 2013 che ci ha portato per la prima
volta in giro insieme con Fabio e durante il quale abbiamo scritto
alcuni pezzi fondamentali quali Magic Weird Jack e la
rielaborazione di "I Want Her". È stato registrato al
Brick Studo di Zianigo, Venezia, completamente in analogico su
nastro, compreso il missaggio. La scelta di registrare in analogico
ha favorito la presa di un suono di chitarra sopra la media che ci
rende molto soddisfatti. La stessa Magic Weird Jack è stata
per metà concepita durante una session delle registrazioni.
Nell'album vi siete avvalsi di
qualche collaborazione, immagino perché sentivate l'esigenza di
arricchire il sound in determinati punti. Pensate che ci sarà spazio
in futuro per un allargamento dei Go!Zilla?
Come dicevamo, da gennaio 2014 siamo
definitivamente in tre. Mattia Biagiotti, ultimo arrivato, suonerà
la chitarra, per ora una bellissima "SG" nera, supportato
da una testa cassa Twin Reverb con una cassa 2x12 "Hope Lab"
ben rifornita di basse talmente perfette che in certi brani userà la
chitarra come basso, mentre in altri sarà una seconda chitarra a
tutti gli effetti. Nell'album le collaborazioni con Andrea
Mastropietro alle voci (Cantante/chitarrista dei The Vickers), Marco
Biagiotti alle percussioni (batterista dei The Vickers) e Francesco
Perini alle tastiere (tastierista dei The Hacienda) sono state sì
fondamentali: sono tutti amici e grandi musicisti dell’attuale
scena fiorentina.
Negli ultimi due anni vi siete
esibiti ormai centinaia di volte, la metà delle quali all'estero.
Quali sono le cose che vi hanno colpito di più viaggiando così
tanto non solo in Italia ma in Europa in generale? Avete trovato
situazioni più favorevoli di altre in termini di spazi e pubblico?
Ultimamente circolano alcune cattive
voci riguardo le band italiane che suonano all'estero. Ovvero che
l'estero sia un luogo dove si suona davanti a poca gente e non si
riscuotano soldi... tutto ciò mi fa un po’ ridere considerato che
grazie all'estero noi possiamo definirci musicisti "professionisti",
nonostante tutta la fatica del caso. Le soddisfazioni che si
ottengono varcando i confini nazionali per noi sono impareggiabili,
sia in termini di numeri di pubblico sia di interesse verso la nostra
band.
Sempre relativamente alla vostra
vita on the road, vi andrebbe di raccontarci quale è stato, se c'è
stato, il vostro momento peggiore, e quale invece il migliore, quello
che definireste "magico"?
Il momento peggiore è stato durante il
live a Santeramo in Colle (BA) per la serata di Halloween, dopo aver
scoperto che il palco era una delle cose più brutte e ingestibili
che avessimo mai incontrato in vita nostra. Durante il live un
barista è addirittura salito sul palco per abbassarci il volume. A
fine concerto potete immaginare quanto ci siamo incazzati. In Italia
non esiste il rispetto e la concezione di cos'è realmente la musica
live, o perlomeno questa concezione si è persa nel corso del tempo.
Il momento più "magico"? Beh ce ne sono stati tanti,
dall'accorgersi di aver fatto sold-out alla Mécanique ondulatoire di
Parigi, al momento in cui ho ricevuto la conferma della nostra
partecipazione ad alcuni festival... sogni della vita che si
avverano, la musica è questo, nessuno di noi diventerà famoso, ma
dentro di noi stiamo realizzando sogni che coltiviamo da anni!
Ora siete in partenza per un nuovo
tour europeo mentre a primavera vi aspettano addirittura in Messico.
Indubbiamente un risultato non alla portata di tutti. Quali pensate
siano i vostri punti di forza e quali invece i limiti?
Il punto di forza è indubbiamente il
lavoro, al mondo d'oggi ci sono centinaia di band che sgomitano per
un posto su un palco, ma molti non sanno neanche da dove partire. Ci
vuole programmazione, dedizione e fiducia nei propri mezzi, proprio
per questo diciamo che non abbiamo punti deboli: non ci potete
neanche più dire che manca il basso!
È facile presumere che anche il
2014 vi vedrà andare in giro parecchio. Oltre a questo, avete altri
programmi per il futuro?
Cercheremo di suonare dappertutto! Ad
aprile uscirà un Ep per l'etichetta francese Beast Records che sarà
un ibrido tra "Grabbing a Crocodile" e alcuni
inediti. Poi probabilmente un paio di split su 7" con altre band
europee. Se ci seguite su www.facebook.com/gozillatheband,
troverete tutte gli aggiornamenti!
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