lunedì 14 ottobre 2013

Intervista a Joseph Arthur


Abbiamo rivolto qualche domanda al cantautore di Akron (Ohio) che, ricordiamo, sarà presto in Italia per 4 date, inserite nel tour Europeo.


AM - Potresti raccontarci del tuo incontro con P.Gabriel?

JA - 17 anni fa qualcuno casualmente gli diede la mia prima cassetta contentente i demos e lui mi chiamò di punto in bianco.
Subito dopo ero alla Real World per firmare un contratto discografico. 
In seguito ho passato alcuni anni ad imparare l'arte della registrazione attraverso lui e le persone della Real world ed anche T-Bone Burnett che produsse il mio secondo album


AM - Dal 1996 ad oggi hai registrato una valanga di EP, CD, singoli a tuo nome o insieme ad altri musicisti di qualità: ebbene, non sei mai stanco. Dove e come trovi l'ispirazione?

JA - L'ispirazione è una cosa misteriosa.
Per me nasce dallo spirito inesauribile accoppiato con la necessità di sopravvivere.


AM - Come nasce l'esperienza con i FISTFUL OF MERCY e gli RNDM?

JA - L'esperienza con i FOM è nata dalla mia amicizia con Ben Harper che poi mi ha presentato Dhani Harrison.
Il disco che abbiamo realizzato viene da un periodo ed un luogo dove tutto scorreva naturale.
Spero di ripetere l’esperienza un giorno in futuro.
Anche l’esperienza con i RNDM è venuta naturale ed è nata dalla mia amicizia con Jeff Ament che mi ha introdotto a Richard Stuverud.
Anche con loro abbiamo deciso di tornare insieme presto, magari quando i Pearl Jam saranno in tour.


AM - Cosa è cambiato dal tuo primo EP, CUT AND BLIND a THE BALLAD OF BOOGIE CHRIST (qui la nostra recensione)?

JA - Beh di mezzo ci sono 20 anni... per cui TANTO è cambiato. 
Allo stesso tempo, però, c'è sempre lo stesso spirito che scorre attraverso il "cuore" di tutto il mio lavoro…
una scintilla centrale... una presenza vitale...lei o lui sono ancora lì...


AM - Ci puoi parlare della raccolta di fondi per il tuo ultimo album?

JA - Certo.
Abbiamo usato PLEDGE MUSIC e raccolto più di quello che era il nostro obiettivo.
E’ un ottimo modo per raccogliere fondi ed inoltre coinvolgere i fans con le donazioni.
E' diventato un esercizio creativo su cui in realtà ci si deve lavorare.
E', comunque, anche un buon metodo per promuovere il fatto che un album è in arrivo e sulla buona strada.
E' stato gratificante realizzare questo disco con il supporto dei fans.
Visto come è ora il mercato musicale, è importante trovare modi alternativi per fare e pubblicare musica.

AM - Si dice che i figli sono tutti uguali per un padre o per una madre ma, tra i tuoi album, quale è il preferito? Oppure qual è stato quello che ha cambiato qualcosa in te o nella tua vita?

JA - La mia vita da adulto, ed in verità la maggior parte della mia infanzia, è un viaggio musicale.
Gli album che mi son lasciato indietro sono per me come dei cartelli sulla strada per quello che verrà.
Io sto ancora facendo quel viaggio, anche al giorno d’oggi.
E’ difficile per me persino pensare ai miei album come cose separate: li vedo tutti insieme come un un lavoro unico, ancora in corso di realizzazione.


AM -Cosa ci puoi dire della tua carriera di pittore?

JA - Anch’essa si sta sviluppando ed evolvendo piuttosto bene.
Ho 3 mostre d’arte durante l’attuale tour europeo ed inoltre sto anche dipingendo dal vivo.
Così come la musica, anche l’arte fa parte della mia sopravvivenza sia materiale che spirituale


AM - Cosa dobbiamo attenderci dopo i 2 “atti” del Boogie Christ?

JA - Qualcosa di sorprendente… restate sintonizzati!

Di seguito le 4 date italiane del tour di Joseph:

29 Ottobre 2013 - THE PLACE - Roma
31 Ottobre 2013 - TEATRO COMUNALE - Fontanellato (PR)
01 Novembre 2013 - LATTERIA ARTIGIANALE MOLLOY - Brescia


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