sabato 5 maggio 2012

Intervista a Tiff (Tying Tiffany)

Stordisco presenta Tying Tiffany, autrice di un disco molto particolare nella scena musicale italiana. "Dark days, white nights" è un lavoro caleidoscopico che cattura l'attenzione di chi cerca sonorità particolari. Parliamone direttamente con l'artista.

Ho ascoltato a lungo il tuo disco, ho trovato molte chiavi di lettura ma vorrei che me ne parlassi tu. Parlami della genesi e dello sviluppo del disco.

Concluso People Temples (album precedente) avevo alcuni brani in lavorazione che richiedevano ancora del tempo per essere sviluppati e mantenevano un filo conduttore che volevo continuare con il discorso iniziato.
Questo ha consentito lo sviluppo di “Dark days White nights”. Avendo tutto il tempo per raffinare arrangiamenti e testi, ho dato più spazio gli aspetti armonici in maniera differente dagli album precedenti, curando maggiormente i suoni e sopratutto la voce, non limitandomi ai soliti parametri ritmici.
Ho sentito l'esigenza di creare un album che fosse più intimo, personale, approfondendo il tema della natura dualistica delle cose e a livello sonoro il senso della circolarità.

Trisol è una label importante, questo mi ha fatto pensare alla particolarità del tuo stile. Come è nata questa collaborazione?

Avevo chiuso con la label precedente e durante la lavorazione di Peoples Temple sono stata contatta da Trisol, che tra l'altro musicalmente seguivo da anni e così naturalmente è nata la nostra collaborazione.

Non ti chiederò della parentesi FIFA 2012, vorrei che mi parlassi di come nasce Drownin', l'ho trovato un anthem evocativo e sognante.

Non è facile spiegare come nasce un mio pezzo.. spesso è il desiderio di esprimere qualcosa che si può tradurre solamente in musica e non si può spiegare a parole.
Il testo racconta che ad ogni nuovo ostacolo c'è una nuova domanda a cui trovare una risposta.

Dove nasce la tua musica? Cosa ti influenza oggi e cosa ti ha spinto a cominciare?

Sono molte le cose che mi influenzano, sono una persona estremamente istintiva e come tale mi lascio guidare dalle emozioni, tutto ciò che mi crea curiosità nel bene o nel male mi stimola, colgo semplicemente quello che mi serve.
Non c'è un evento o qualcosa in particolare che mi ha fatto decidere a cominciare, non credo ci siano dei particolari momenti che possano definire chi puoi essere o potrai diventare.

Qual'è il tuo rapporto con la dimensione live? Quale pubblico preferisci? Italiano o straniero?

É il momento più stimolante e libero, l'approccio cambia rispetto all'album, diventa più ruvido ed alcune sonorità vengono valorizzate per trovare una nuova interpretazione.
Non c'è un pubblico legato ad una specifico territorio che sia meglio di un'altro, ma dipende molto dal contesto in cui si suona.
Ovviamente in Italia ho un rapporto più familiare, ma spesso mi scontro con realtà musicali differenti, mentre all'estero riesco a confrontarmi e ad esprimermi con maggiore respiro e professionalità , dove il mio genere trova un bacino d'utenza decisamente maggiore.

Ho scoperto per caso la tua musica su un forum di releases elettroniche/industriali. Qual'è il tuo rapporto con questi due generi, li senti tuoi?


Sono sempre stata molto curiosa musicalmente e l'industrial è stato uno dei suoni che mi ha particolarmente colpita, proprio per come veniva utilizzata l'elettronica , d'altro canto quest'ultima ha un potere evocativo che difficilmente puoi trovare in altri generi e in anni di ascolto non mi stanca mai.

Parliamo di collaborazioni. Ho letto dei tuoi buoni rapporti con gli Atari Teenage Riot, come siete entrati in contatto?

Ci siamo conosciuti durante un festival. In particolare ho trovato affinità con Nic Endo che poi ha lavorato ad un mio brano. Viste le varie similitudini artistiche, abbiamo avuto occasione di suonare assieme diverse volte

La tua musica mi parla una lingua lontana dal panorama alternativo nazionale, cosa pensi della figura "dell'artista indipendente italiano"?

Dipende da cosa intendi per panorama alternativo nazionale...quello “finto alternativo” che nasce da label che ormai dettano legge nel territorio, pur non essendo major, ma lavorando ed imponendosi come lo fossero. Oppure il vero artista indipendente, spesso martoriato ed evitato, da stampa ed addetti ai lavori ruffiani..perchè non facente parte del primo circuito. Con questa logica difficilmente si può parlare di scena indipendente italiana, finchè alcune lobby contuinueranno ad imporre la propria direzione. Ovviamente la causa pero' non va ricercata nella mancanza di creatività ma , piuttosto, nell'assenza di interesse ed è questa che determina il fermento delle nuove proposte.

Ho intravisto delle foto che ti ritraggono live con delle personalità della musica della nostra città, il musicista e dj Umberto Palazzo. Come siete entrati in contatto e pensate di collaborare musicalmente insieme in futuro?

Con Umberto, siamo amici da molti anni, abbiamo collaborato più volte, ultima la mia voce nel suo splendido album ”Canzoni della notte e della controra”.
É una persona di grande spessore e la cosa che apprezzo maggiormente in lui è l'autencità con la quale si approccia alla vita e al suo essere artista, senza compromessi.

Quali sono le tue prossime date live in programma? Passerai dall'Abruzzo?

Spero di passare a breve in Abruzzo e consiglio di visitare il mio sito www.tyingtiffany.com, le date vengono costantemente aggiornate.




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