domenica 10 aprile 2011

Intervista ad Iosonouncane

Nella recensione che avevo fatto del suo album “La Macarena su Roma” avevo commesso alcuni errori sia sul suo cognome Incani e non Icani, che sull’etichetta Trovarobato e non “Trovarobrado”. In più avevo linkato un artista diverso rispetto a quello che era veramente il suo primo Ep in free download. Questi errori, dettati dalla fretta, soprattutto dalla voglia di voler recensire uno dei pochi artisti validi del panorama cantautoriale italiano mi hanno fortunatamente messo in contatto con la sua etichetta che mi ha gentilmente fatto notare tutti questi errori. Dopo aver apportato le dovute correzioni ne ho approfittato per far un intervista al grande Iosonouncane.


  • Quando ho visto che eri il cantante/chitarrista/bassista degli Adharma ci sono rimasto. “Risvegli” mi era piaciuto molto, ma ascoltarlo ora è ancor più sconvolgente. Perché hai abbandonato gli Adharma?
Gli Adharma si sono sciolti per ragioni private, personali. Quindi nulla che possa o debba riguardare i lettori. Mi piacerebbe suonare nuovamente con Simo e Zoppo. Per me, per il mio immaginario, sono LA batteria e LE tastiere di riferimento. In tutti questi anni non mi è capitato di incontrare musicisti altrettanto interessanti, vigorosi, grezzi e, allo stesso tempo, raffinati.

  • Il tuo primo Ep da solista si chiama “Primo Pacchetto Tematico Gratuito”.
    Chiederti cosa ne pensi del free download penso sia quasi inutile, però dato che il tuo album è stato pubblicato dalla Trovarobato, ci puoi dire in che condizioni versa la musica indipendente italiana?
Del freedownload, come puoi immaginare, penso tutto il bene del mondo. So che ha dei contro notevoli, ma non esiste nulla che non ne abbia. Per quanto riguarda la musica indipendente italiana: le idee scarseggiano come il pane in guerra; di coraggio e voglia di provare strade non ne parliamo nemmeno. Direi, tirando le somme, che versa in uno stato tragico. Di italiane e attuali mi piacciono veramente pochissime cose; e credo si possano contare sulle dita di una mano. In compenso ascolto tanta tanta musica. Il mondo è grande e produce tante belle cose.

  • Sei soddisfatto del tuo disco La Macarena su Roma? Ti aspettavi un tale successo?
Non sono soddisfatto del mio disco, per mille ragioni. Sto lavorando su materiale nuovo. Voglio portare avanti alcune cose, ampliarle, affinarle, portarle all'estremo; parallelamente sono intenzionato ad abbandonarne delle altre. Questo da un punto di vista strettamente musicale. Dopo un concerto al Fanfulla, a Roma, mesi fa, un signore (di cui non ricordo il nome ma ho scoperto occuparsi di teatro in modo professionale) si è avvicinato per parlarmi, farmi alcuni complimenti, alcune critiche. E mi ha dato un consiglio: "Daje sopra!". E questo io voglio fare.

La questione "successo": per ora è veramente piccino e circoscritto; ed è soprattutto momentaneo. Insomma, o consolidi o muori. Ed io penso che si possa consolidare rilanciando, mirando in alto, non necessariamente correndo ai ripari. Insomma: "daje sopra".

  • Una domanda tecnica, tutti gli spezzoni televisivi presenti nell’album li hai recuperati da youtube? Oppure sei stato veramente davanti una tv con un registratore?
Ho utilizzato entrambi i metodi. in alcuni casi ho "improvvisato", in altri sono andato a vedermi spezzoni su spezzoni di tv (grazie a youtube) alla ricerca di una frase che dicesse quello di cui, nel testo della canzone, in quel momento, avevo bisogno.

  • Come è nata la collaborazione con Dino Fumaretto?
Io ed elia (Fumaretto), in realtà, non abbiamo mai collaborato. Non ufficialmente, quanto meno. Stiamo iniziando a farlo ora, in privato. e chissà se renderemo pubblico il tutto. Fondamentalmente ci troviamo molto molto bene insieme, umanamente e artisticamente. Ci vogliamo un gran bene e condividiamo quasi in modo simbiotico l'approccio a quel che facciamo. Elia è una persona umile ed estremamente intelligente. È come me, interessato semplicemente a suonare con onestà e divertendosi. Cercando, quindi, nuove strade e tenendosi quanto più lontano dalla tentazione di ripetersi. È una persona che stimo profondamente e adoro. non potrei chiedere compagno migliore. Di eventuali collaborazioni (e eventuali risultati di tali collaborazioni) se ne riparlerà.
  • Ti va di raccontarci la giornata tipo di un musicista come Iosonouncane? Quanto tempo passi a scrivere canzoni, ad elaborarle e registrarle?

Quando non sono in giro a suonare sto a Bologna. Faccio cose e NON vedo gente. Vedo la mia ragazza e gli amici che ancora stanno a Bologna. Sto sui nuovi pezzi per diverse ore al giorno, intervallate dalla visione d'un film o da paneburroEalici. O macedonia.

  • Dove registrerai il prossimo album? Ci sarà qualche partecipazione speciale?
Credo lo registrerò quasi totalmente in casa. Credo avrò almeno un ospite (al banjo). Ma non ho urgenza in questo senso: sono autarchico e autosufficiente e non ho bisogno di tirare amici per la giacca facendogli suonare qualsiasi cosa tanto per avere dei crediti altisonanti sul disco.

  • Nel prossimo album parlerai del furto della salma di Mike Buongiorno?

No, parlerò del ritrovamento. Spero almeno.. Povero mike.

  • Iosonouncane ci descrivi la situazione politica italiana in sole 4 parole?
Ti rispondo col titolo di una canzone (non mia): Quando lo vedi anche. 4 parole, no?

  • Cosa pensi di ciò che dice la tv delle "missioni di pace" in Libia?

Quello che pensiamo in tanti credo.

  • Tu che hai scritto la bellissima "Summer on a spiaggia affollata", cosa pensi di quello che sta avvenendo a Lampedusa, della mal gestione della situazione profughi, dei 500 morti nel mediterraneo, il tutto mentre si celebrano i 150 dell'Unità d'Italia e si attende frenetici la beatificazione del Papa Wojtyła?
Che la mia prova costume passerà in secondo piano. Questo mi solleva.


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