Dopo aver recensito il suo disco capolavoro "The Bells", abbiamo ritenuto fondamentale fare alcune domande al compositore tedesco Nils Frahm.
- Ti aspettavi che “The Bells”, un progetto nato da due notti di improvvisazione, fosse accolto così bene dalla critica?
Non mi aspettavo nulla di tutto ciò. Quando registrai il disco con Peter non ero così conosciuto al pubblico. Perciò, guardando indietro, sembra incredibile che da allora siano successe così tante cose belle. Sono davvero onorato e felice del riscontro positivo.
- Due notti di improvvisazione sono state sufficienti per la realizzazione dell'intero album o è stato ultimato in studio?
Abbiamo registrato tutto in due notti. Mancava solo mixarlo e masterizzarlo. Quindi il tutto poi è andato avanti molto velocemente ed è sempre positivo. Io sapevo cosa fare,volevo registrare il pianoforte e così ho fatto.
- La scelta di registrare a Grunewaldkirche, una chiesa gotica del novecento, è dovuta all'acustica o al luogo in se? Tu sei uno religioso?
No, non sono un uomo religioso. Abbiamo registrato in quella chiesa soprattutto per l'acustica e per gli strumenti. Ma alla fine l'atmosfera di quel luogo ha decisamente aggiunto un “non so che” di spirituale alla musica. Abbiamo acceso delle candele ed abbiamo semplicemente dimenticato lo spazio ed il tempo per un po'. Un esperienza indimenticabile...
- PB è uno dei tuoi migliori amici che ti ha aiutato nella registrazione di “The Bells”. come è stato lavorare con lui? Che influenza ha avuto sull'album? Pensi di collaborare ancora con lui in futuro?
L'album non sarebbe mai stato registrato senza la sua iniziativa. L'idea è stata sua ed aveva anche i contatti per trovare i dischi, ora per un artista è molto difficile far conoscere la propria musica. Peter ha ispirato profondamente anche la fase di registrazione. Ha un intuito straordinario, è una delle persone più talentuose che ho mai conosciuto. Lo ammiro davvero. il fatto che si è innamorato della mia musica mi ha incoraggiato molto. Non sarei qui a scriverti se non avessi avuto il suo aiuto. Mi supporta come fosse un fratello maggiore, anche se è più giovane di me. abbiamo appena terminato una collaborazione registrata dal nome "Oliveray". Per il il momento verrà distribuita solo in Giappone, dove faremo anche un tour insieme nel mese di aprile.
- Ci puoi spiegare l'idea di Peter disteso sulle corde del piano nella canzone"Peter Is Dead In The Piano"? è anche questa un improvvisazione o è qualcosa che avete fatto realmente?
Ci eravamo fatti qualche drink ed eravamo presi da una sorta di eccitamento, Peter strisciò dentro il pianoforte e mi chiese di di suonare una canzone proprio con quel titolo. momento molto divertente. canzone molto triste.
- Ho notato che alcuni accordi di "I Would Like to Think" sono molto simili a quelli di "Pyramid Song" dei Radiohead, cosa mi dici? è solo una mia impressione?
uhm, non ci ho mai pensato, però voglio dirti che sono sempre stato un grande fan dei Radiohead.
- Si dice che tu abbia collaborato con i Radiohead in "The king of Limbs", è vero?
Vorrei che fosse vero, ma è solo un pettegolezzo, Thom una volta consigliò sulla sua hompage "Ambre" e la gente ne fù entusiasta. Io non me ne capacito.
- Ci sono possibilità che alcune tappe del tour di "The Bells" coinvolgano l'Italia?
Se l'Italia mi invita io verrò. Ho tanta voglia di suonare in Italia e sono sicuro di coinvolgerla nel mio tour in tardo autunno.
- E per quanto riguarda i progetti futuri? pensi di usare altri strumenti o coinvolgere altre persone?
sto lavorando al mio ultimo album per Erased Tapes in questi giorni. Verrà rilasciato nell'autunno 2011 ed oltre al piano verranno usati altri strumenti, anche se il piano sarà ancora prominente, sto iniziando anche a lavorare con la famosa violoncellista Anne Muller, ma sta risultando più complicato rispetto al mio album da solista. mi piacciono le sfide e sorprendere la gente, ma comunque non aspettarti che io canti ancora nei miei futuri lavori
- Mi puoi dire quali artisti hanno influenzato il tuo stile musicale?
Posso solo citartene alcuni, perchè sono troppi gli artisti che mi hanno influenzato. Adoro la ECM records e il loro magnifico lavoro nel campo della musica jazz. Ma anche un sacco di artisti contemporanei come: Beth Gibbons, di Mark Hollis, Boards Of Cananda. adoro Schubert, Bach e altri compositori classici e anche compositori minimalisti come Steve Reich , per esempio. L'elenco potrebbe andare avanti all'infinito, ma questi sono i principali.
- Hai mai pensato a una collaborazione con Ólafur Arnalds ?
Non è prevista nessuna collaborazione anche se tutte le porte rimangono aperte. spero si possano fare altri spettacoli insieme perchè mi sono divertito molto a suonare con lui.
- Secondo te chi è il più grande musicista (o la band) attivo in questo momento?
é dura, in giro ci sono molti artisti bravissimi ma mi piacerebbe davvero tanto andare a vedere un concerto dei Portishead che suonano il loro ultimo album "third".
- Cosa ne pensi del free download?
è inferno e paradiso. è un buon mezzo promozionale , ma è anche un male per i musicisti perchè la musica perde di valore. le persone hanno fin troppa musica e spesso si focalizzano solo su un sito in particolare senza prestare attenzione a tutto il panorama musicale. Ma io non credo che le cose erano migliori quando non c'era il download gratuito. Tempi cambiarono e l'industria ha bisogno di trovare nuovi modi per creare dei soldi. Ma penso che i musicisti devono svolgere più show dal vivo, il che è un bene per i fans ma è davvero logorante per un artista.
*Si ringraziano per le traduzioni:
Viola Dionea e Claudio Di Serafino
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